"Cinecritica" prosegue con il primo piano di settembre la sua ricerca, quest'anno dedicata espressamente alle coppie e alle collaborazioni artistiche, tanto feconde nel cinema a partire dai fratelli Lumière. Dopo Paola Cortellesi e Riccardo Milani, Tizza Covi e Rainer Frimmel, è la volta di Alice e Alba Rohrwacher, sorelle d'arte, non sempre insieme "in scena", ma sempre complici nell'ideazione ed elaborazione della loro imago mundi. Raffinata regista la prima, molto amata in Francia e nei paesi anglosassoni, a volte un po' sottovalutata in Italia, attrice-autrice la seconda, in grado di illuminare qualsiasi progetto con la sua fisicità fragile e allo stesso tempo indistruttibile, capace di portare in luce quell'invisibile di cui parla Anton Giulio Mancino nel saggio a lei dedicato.