L'indimenticabile saluto di Mork: Nano nano. Le nuove prospettive aperte dal professore del film "L'attimo fuggente". Il naso rosso di Patch Adams. Sono tanti i ruoli, i gesti, le espressioni indimenticabili di Robin Williams. Il più noto "alieno" della tv è scomparso l'11 agosto 2014 ma i suoi personaggi sono ben vivi e saldi nell'immaginario collettivo. Perché Robin Williams ha saputo fare filosofia della sua faccia, consacrandola alla meraviglia. È stato Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere, ma anche Alan Parrish, il bambino invecchiato di "Jumanji". E mammo in "Mrs. Doubtfire", uno psicologo fuori dagli schemi in "Will Hunting" - Genio ribelle, un'anima alla scoperta dell'aldilà in "Al di là dei sogni". Nel corso della carriera, ha interpretato ruoli comici e parti anche drammatiche, portando sempre in primo piano l'umanità. E dando in questo modo, per paradosso, concretezza a ogni fantasia. Fino all'ultimo, quando ha commosso il mondo con la sua morte: improvvisa, dolorosa, frastornante. «Robin Williams è arrivato nelle nostre vite come un alieno, ma ha finito per toccare ogni elemento dello spirito umano - dichiarò Barack Obama - Ci ha fatto ridere. Ci ha fatto piangere. Ha dato il suo incommensurabile talento liberamente e generosamente a coloro che ne avevano più bisogno». Un viaggio alla scoperta della vita e dei film di Robin Williams per ritrovare potere e arte di meravigliarsi.