«Anche se ambientata in un mondo fantastico, anche se popolata da draghi (pochi), esseri mostruosi e misteriosi, questa serie parla di noi e parla alla nostra sensibilità. A noi che siamo nati e viviamo sotto il segno del fuoco, ovvero della contraddizione per eccellenza. "Game of Thrones" è, in primo luogo, un'educazione al fuoco, alla difficile distinzione tra bene e male, tra costruzione e distruzione, un'educazione all'umanità inquieta. In secondo luogo è un'educazione alla vulnerabilità: del potere, ma in generale di ogni vita. Anche di quella immaginaria dei suoi protagonisti».