Visconti nasce il 2 novembre 1906, e di questa nascita, sospesa tra la santificazione e il trionfo della morte, ricorda: «Sono venuto al mondo nel giorno dei defunti per una coincidenza che rimarrà sempre scandalosa, in ritardo di ventiquattro ore forse sulla festività dei santi. Impossibile cominciare la vita senza essere prevenuto. Non mi si accusi mai, in ogni modo, di mal volere. Quella data mi si è attaccata per la vita come un cattivo indizio». Intellettuale aristocratico nel senso più pieno della parola: eletto, e per questo capace di abbracciare il senso della libertà e di opporsi al potere vuoto, al privilegio meschino e alla mediocrità. Irriducibile ad una sola chiave interpretativa, la sua opera disegna il profilo di uno dei più grandi intellettuali del ventesimo secolo: sospeso tra la santificazione e il trionfo della morte.