Un saggio che esplora il cinema e la filosofia di uno dei più grandi registi americani dell'horror. Conosciuto dal grande pubblico per aver creato il genere degli zombie movie, George A. Romero è stato precursore in molti aspetti di una cinematografia che apparentemente si proponeva come puro intrattenimento ma che invece nascondeva un linguaggio politico e sociale fortissimo. Nonostante i suoi film raccontano una realtà apparentemente straordinaria, quella dei morti viventi, sono immersi nella cultura e nella società americana contemporanea, anzi per molti aspetti sono addirittura profetici con uno sguardo critico che si spinge a condannare i mali della globalizzazione, del terrorismo, della sopraffazione dei più deboli. Romero nel tempo si è trasformato in una leggenda e le sue pellicole hanno profondamente inciso la cultura pop odierna, influenzando i videogiochi, le serie tv, la pubblicità e i fumetti. Il libro scritto da Danilo Arona, Lorenzo Ricciardi, Giovanni Aloisio e Giuseppe Carradori affronta tutto l'arco narrativo della carriera di Romero, dagli esordi alle sue collaborazioni con Stephen King e Dario Argento fino alle ultime opere.