Incalzato dalle domande di Stig Björkman, fra i più prestigiosi critici cinematografici europei, Woody Allen ripercorre le tappe principali di una fulgida carriera registica. Un'analisi che approfondisce non soltanto il lavoro sul set e il dietro le quinte di tanti capolavori tra cui Manhattan, Io e Annie, Crimini e misfatti e Match point ma che riesce a far emergere anche altri aspetti più o meno nascosti al grande pubblico (la passione per il Jazz e per il cinema di Bergman), fondamentali per comprendere il processo creativo di Woody Allen, un artista autentico «che pretende molto da se stesso e che rifiuta di scendere a compromessi per quanto riguarda la sua arte e le sue idee».