"Volevo offrirmi una bussola di orientamento in questa tempesta di immagini e notizie che mi grandinavano addosso sulla vita e la morte di Norma Jean (Marylin). Per quattro anni ci ho lavorato su, ho rifotografato alcune delle sue foto a me più care, le ho miscelate e infine le ho combinate con versi miei e non miei. Sono venuti fuori questi collages ed è stato come fare oggi un'intervista all'attrice. È stato un viaggio immaginario nel turbinio di passioni e sentimenti che hanno segnato la breve esistenza di Marilyn. Ho scavato nel suo intimo, ho convissuto con la sua tristezza e con la sua disperata ricerca di normalità per sbocciare infine in un pudico amore per quell'anima tormentata dai più spregiudicati cinismi, in balia dei suoi amanti, in balia di una mostruosa macchina cinematografica." (Alessandro Giunta)