Sono passati dieci anni dalla scomparsa di Ezio Alberione, animatore culturale instancabile, firma principe di una rivista, il "Duel" diretto da Gianni Canova, che ha completamente rivoluzionato il modo di intendere e fare critica cinematografica negli anni Novanta. Pensatore raffinato e scrittore arguto, Alberione sapeva far dialogare sacro e profano, usando la settima arte come purissima forma di pensiero. Il volume raccoglie quindici illuminanti saggi dell'autore. Pagine che, passando da Truffaut a Spielberg, dalla tv alla Divina Commedia, risultano di attualità sconcertante, segni di una verve intellettuale che nessuno, oggi, sembra più possedere.