Un bambino parte alla ricerca del padre. Ha la faccia tonda come un bottone, la maglietta a righe rosso pastello. Nella sua infanzia esplodono come fuochi d'artificio i colori della natura brasiliana, tra uccelli, pesci e fiori risuonano musiche trascinanti e struggenti. Il suo viaggio sarà avventura, perdita e conquista: il mondo nuovo che il bambino scopre è fatto di degradate distese urbane, colori acidi di metropoli inquinata, nuovi misteriosi linguaggi. Mescolando tecniche d'animazione artigianali e coscienza critica, "Il bambino che scoprì il mondo" racconta (agli adulti non meno che ai bambini) un percorso interiore che non rinuncia alla speranza e il confronto con un paese meraviglioso e devastato. Echi da L'infanzia di Ivan, un tratto che rende omaggio a Moebius, una personalissima felicità visiva nel restituire uno sguardo infantile incantato e acuto: Alê Abreu ha firmato il più innovativo film d'animazione degli ultimi anni, premiato in oltre quaranta festival di tutto il mondo e candidato agli Oscar 2016.