Già nominato libro dell'anno da testate internazionali quali The New Yorker, Times, The Economist e The Financial Times, Un giorno nella vita di Abed Salama di Nathan Thrall, edito da Neri Pozza, ha fatto jackpot vincendo il Premio Pulitzer 2024 per la nonfiction.
Thrall, giornalista ebreo americano che vive a Gerusalemme dove per dieci anni ha diretto l'Arab-Israeli Project presso l'International Crisis Group occupandosi di prevenzione e risoluzione dei conflitti, in Un giorno nella vita di Abed Salama non spiega, non enuncia, non giudica: narra.
Narra la vita faticosa di Abed Salama, palestinese di Anata, e di tutti coloro che, come lui, vivono impigliati nella geografia dei territori palestinesi occupati e separati dal resto del mondo dalla Barriera di separazione israeliana.
Narra il trascorrere di una giornata fatidica per la vita di Abed Salama, di quel giorno in cui suo figlio Milad parte per la sua prima gita scolastica verso un parco a nord di Gerusalemme, della gioia del piccolo nella scelta delle merendine perfette da portare nello zaino in quella piccola grande avventura e di come tutto finisca catastroficamente.
Un terribile incidente avviene lungo la Jaba Road, una delle poche strade su cui ai palestinesi è ancora concesso viaggiare, non lontano dal checkpoint omonimo: un gigantesco tir rovesciato, uno scuolabus in fiamme e dei corpi a terra. Abed si precipita sul luogo dell'impatto, ma di Milad non c'è traccia.
Inizia l'odissea di un padre all'estenuante ricerca della verità e in costante lotta contro ostacoli fisici, emotivi, ma soprattutto burocratici dettati dall'origine palestinese di Abed.
Come lui, moltissime altre persone sono in questa stessa situazione e il narratore intreccia le storie private di ebrei israeliani, coloni, uomini delle Forze di difesa israeliane, funzionari dell'Autorità nazionale palestinese, alla storia di un paesaggio geografico e sociale sfregiato.
Con Un giorno nella vita di Abed Salama precipitiamo nel feroce quotidiano di chi vive nella terra più contesa del pianeta e, pur privato dei più elementari diritti, cerca di mantenere intatta la propria umanità. Una lettura imprescindibile.