Nuovo appuntamento con #PDESocialClub: giovedì 16 novembre, alle 18.00, torna un autore che amiamo molto. Stiamo parlando di Carlo Emilio Gadda e del suo I viaggi la morte, da pochissimo riproposto da Adelphi in nuova edizione per le cure di Mariarosa Bricchi. Lo presentiamo insieme alla curatrice e a Giorgio Pinotti, editor della casa editrice milanese e motore primo del tutto Gadda di Adelphi, che va pubblicando con bella cadenza l'opera del Gran Lombardo, dai titoli più classici ai tanti testi ancora inediti in volume.
Sono passati pochi mesi da quando abbiamo affrontato con lo stesso Pinotti e Paola Italia l'immane lavoro condotto sul Giornale di guerra e di prigionia e ora ci volgiamo, per le cure di Mariarosa Bricchi, a un altro testo cruciale nell'opera di Gadda, I viaggi la morte, raccolta di saggi uscita da Garzanti nel 1958. Pubblicata l'anno dopo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana e a cinque anni dall'uscita de La cognizione del dolore, raccoglie testi di natura diversa, di impostazione diversa: saggi, articoli, recensioni, persino interviste e discorsi in pubblico.
Ma attenzione a non sottovalutarlo, perché non siamo di fronte a un'occasionale miscellanea di scritti sparsi, ma a un testo cruciale per comprendere l'officina gaddiana. La si può apprezzare nel suo evolvere, nel suo precisarsi, nel suo concretizzarsi nelle grandi opere narrative: dai rapporti tra linguaggio letterario e linguaggi tecnici alle riflessioni su psicoanalisi e letteratura, dalle riflessioni di ?Come lavoro?, al confronto con un amico e maestro come Gianfranco Contini riguardo la natura ?maccheronica? della propria prosa, dal confronto con il Belli (all'indomani del Pasticciaccio, anche se il saggio risale al '45) a quelli con Baudelaire, con Moravia, con i disegni di James Ensor. Ne è prova l'attenzione nella scelta e nella costruzione del sommario, un lavoro durato negli anni, tra bozze, brogliacci, ripensamenti, supportato anche dall'intervento del giovane Pietro Citati.
Gadda stesso suggeriva di definire questi testi con il francese entretiens, 'conversazioni'. I motivi di interesse alla lettura de I viaggi la morte sono quindi numerosi, a partire dall'indicibile piacere che la prosa gaddiana offre anche in queste pagine (e ognuno troverà le sue, ognuno porterà con sé una personale predilezione), ma pure per gli infiniti aspetti che emergono in questi testi, per virtù intrinseca o in relazione al complesso dell'opus gaddiano. Tutti questi aspetti sono mirabilmente messi a fuoco, portati in evidenza, analizzati e raccontati in questa nuova edizione di Adelphi attraverso un approfondito lavoro filologico sui testi, dai manoscritti alle edizioni precedenti, che trova posto nella imponente ?Nota al testo? che Mariarosa Bricchi mette in appendice al volume.
Le nostre interviste durano di solito attorno ai quaranta minuti. Riusciremo a restare entro quei limiti, ma sarà davvero dura, tanti sono i temi, gli spunti, le suggestioni che questo libro, vera pietra angolare nella carriera letteraria di Carlo Emilio Gadda, mette davanti al lettore praticamente a ogni pagina.
L’appuntamento è quindi per giovedì 16 novembre alle 18.00, in diretta streaming sulle pagine Facebook di PDE e di Adelphi, oltre che su quelle di tutte le librerie che vorranno condividere e sul nostro canale YouTube.