Giovedì 29 giugno alle 18.30 Loriano Macchiavelli, dai microfoni di #PDESocialClub ci condurrà alla scoperta di un luogo tanto affascinante quanto magico della sua amata Bologna, cuore tematico e ambientazione esclusiva del suo recentissimo I fantasmi si vestono nudi, pubblicato da Solferino Libri.
Macchiavelli è uno dei padri del thriller italiano, attivo e letto fin dagli anni Settanta, quando ancora gli autori del genere nel nostro paese si contavano sulle dita di una mano, ma questa volta abbandona gli usuali temi del noir per inoltrarsi nei territori del fantastico, complice quello straordinario luogo che è il portico di San Luca.
Con i suoi 3796 metri che uniscono Porta Saragozza al Santuario della Madonna di San Luca, in cima al Colle della Guardia, è il portico più lungo del mondo ed è scandito da 666 arcate, numero che anche i meno inquieti sanno essere indicatore satanico, il biblico Numero della Bestia.
Mettete insieme allora le 666 arcate del Portico con il fatto che, a metà percorso, la Curva delle Orfanelle è un classico passaggio per le prove di cronoscalata nelle gare ciclistiche, Giro d'Italia compreso, e che a poche centinaia di metri si stende il Cimitero della Certosa e avrete la location ideale per una storia di fantasmi, di amore, di morte, di Resistenza e di sport, avrete insomma l'ambientazione di I fantasmi si vestono nudi.
Il qui e ora è il primo dopoguerra, il 1956, quando le ferite della guerra e dell'occupazione mostrano ancora la carne viva, la memoria delle torture, delle fucilazioni, delle deportazioni è viva e dolente, ma protagonista è un giovane, Claudio Santonastasii, detto Santo, così giovane da avere, del 1945, solo ricordi d'infanzia e da essere tutto proiettato al futuro, alla carriera di ciclista professionista che lo salverà da un destino di fabbrica.
Sarà l'incontro notturno, a mezzanotte, sotto i portici di San Luca, all'altezza delle Orfanelle, con una bellissima ragazza completamente e disinvoltamente nuda, a farlo perdutamente innamorare e a spingerlo verso il passato, verso la notte di aprile che precedette la liberazione di Bologna, per cercare di capire chi è, chi era, e cosa è successo a Crisantemia, la giovane nuda che si aggira per il Meloncello e per la quale ha perso la testa.
Attorno a lui, sodali e aiutanti di tutti i tipi, in carne e ossa o puro spirito: il compagno di avventure e di pedale Biella, il più anziano Arci, compagno colto e resistenziale, e poi osti, falegnami, mendicanti, sacrestani? insomma, tutto il mondo che gira attorno al quartiere proletario di Santacaterina, proprio a ridosso di Porta Saragozza, dove Santo vive con la madre, cui si aggiungono gli abitanti della notte, che salgono al Portico dalle tombe della Certosa, in attesa di ?disambiguarsi?, risolvere cioè i conti in sospeso con la loro vita precedente e dissolversi, finalmente, nella grande pace definitiva.
E quindi, Santo è un bel protagonista, l'umanità che lo circonda e lo accompagna nella sua ricerca è ricca e solidale e popolare, ma il vero coprotagonista è il portico, è la città di Bologna, un luogo, una via, un quartiere, una città di struggente e viva bellezza.
Parleremo di tutto questo con Loriano Macchiavelli giovedì a #PDESocialClub, dalle pagine Facebook, Instagram, Linkedin, Youtube di PDE, di Solferino e delle librerie di tutta Italia che decideranno di condividere la nostra conversazione. Non mancate!