Giovedì 26 maggio alle 18.00 incontriamo l'attualità e una delle grandi firme del giornalismo italiano: ospite a #PDESocialClub Sergio Rizzo con il suo Potere assoluto, recentemente uscito da Solferino Libri.
Rizzo ci accompagna per mano nei recessi dell'amministrazione pubblica, anzi, nel sancta sanctorum della cosa pubblica, nel luogo dove si decide molta parte del nostro destino di cittadini e di contribuenti, nelle stanze ai più sconosciute di Palazzo Spada, luogo di meraviglie e incanti nel cuore di Roma, meritevole di fama per un vertiginoso gioco prospettico dovuto al genio del Borromini, che trasforma l'angusto corridoio d'ingresso in un profondo colonnato e la statuetta posta al termine in una scultura monumentale.
Metafora, verrebbe da dire, delle magie istituzionali che in quelle nobili sale si consumano dal 1927, quando il palazzo venne acquistato dallo Stato italiano, ma in altra sede almeno dal 1865, anno di istituzione del Consiglio di Stato, l'organo della magistratura che sovrintende alla giustizia amministrativa. Il che significa tutti i contenziosi tra cittadini e Stato, imprese e Stato, oltre al cruciale ruolo di consulenza giuridico-amministrativa per il Governo, le due Camere e le Regioni, in posizione di terzietà rispetto alla pubblica amministrazione e in assoluta e indiscutibile indipendenza nei confronti degli altri poteri dello Stato.
Cento sono i membri del Consiglio, divisi da membri togati, i magistrati veri e propri, e membri laici, docenti di diritto, avvocati, dirigenti ministeriali e funzionari variamente assortiti. E così come infiniti sono i rivoli di provenienza, altrettanto infiniti sono, tra deroghe, eccezioni e forzature i rivoli delle attività politiche, professionali e consulenziali che portano quegli stessi membri, laici o togati che siano, fuori dal Palazzo Spada, ?fuori ruolo? ma senza perdere le prerogative di Consigliere di Stato.
E quindi, alla faccia della terzietà e forse pure dell'indipendenza della magistratura, incroci, parentele - anagrafiche, politiche, societarie - dipendenze, vincoli di gratitudine e di appartenenza non fanno che intrecciarsi, avvilupparsi, crescere gli uni sugli altri in una ridda di nomi che tornano implacabili di decennio in decennio e di incarico in incarico fino a costruire una vertiginosa piramide di conflitti interessi, con le stesse persone che si ritrovano a ricoprire due o tre differenti e contraddittori ruoli in commedia.
Più complessa dell'onomastica di Vita e destino, più intricata delle parentele di Cent'anni di solitudine. Ci voleva Sergio Rizzo per inoltrarsi in questa giungla di intrecci e relazioni, armato del machete del suo archivio e della sua prodigiosa memoria oltre che di un fiuto infallibile per il malaffare.
Di tutto questo parleremo il 26 maggio con lo stesso autore, in diretta sulle pagine Facebook di PDE, di Solferino Libri e delle tante librerie che aderiscono a #PDESocialClub. L'incontro sarà visibile anche dalla homepage del nostro sito e sul nostro canale YouTube.
Non mancate!