La biodiversità sembra essere il leitmotiv del mondo animale, uno spettacolo che fin dalle prime espressioni artistiche e narrative umane ha dimostrato di toccare le corde profonde della sensibilità e della meraviglia nella nostra specie. La multiformità dei viventi crea uno spettacolo di forme e di colori, che supera qualunque possibilità immaginativa, e insieme istruisce una vera e propria grammatica di relazioni che ispirano un principio organismico del tutto, un panorama emergenziale che si innalza a sintesi dal concerto di rapporti ecologici. Lo sguardo ammirato, e assai spesso emulativo dell'uomo, per quelle variegate espressioni di mirabile correlazione tra forma, funzione e adeguatezza all'ambiente, hanno suscitato un primigenio senso del sacro. La vita animale si presenta come una continua ricerca di possibilità, un laboratorio di sperimentazione organica che dissipa forme nella grande discarica del pianeta, da cui la meraviglia aristotelica e per contro il senso del sublime dei poeti romantici. Apprezzare la diversità di cui ogni specie è portatrice, evitando di cercare ostinatamente l'umano negli altri animali, è il vero contributo che possiamo dare non solo alla conoscenza, ma a tutte le forme di rapporto nei loro confronti.