Quando è nata la piscicoltura? Si potrebbe dire da sempre, se teniamo conto che già i Romani costruivano vasche e piscine per mantenere "in vivo" i pesci. Il primo tentativo di allevarli, però, fu fatto dal monaco Pinchon, dell'Abbazia di Réome, in Francia, che effettuò con successo operazioni di fecondazione artificiale delle uova di trota. Il grande interesse per i salmonidi mostrato dai potenti e dal clero per imbandire le proprie tavole, unito alla facilità di trasporto e di riproduzione artificiale, è alla base delle prime transfaunazioni di salmonidi in Europa. Nel 1504 fu Massimiliano I, imperatore del Sacro Romano Impero, uomo di vivace ingegno e aperto alle idee innovative, che con il suo Libro della Pesca impose regole precise per regolamentare i diritti di pesca, descrisse i modi migliori per trasportare trote e salmerini vivi, anche in località molto distanti all'interno del suo regno, iniziando così l'opera di ripopolamento anche dei laghi e dei fiumi dell'attuale Trentino. Il libro, con grande precisione, narra della distribuzione originaria dei salmonidi in Italia e ripercorre, con una ricerca quasi maniacale di testi storici, la loro transfaunazione, fornendo al lettore notizie inedite sulla originaria distribuzione delle trote e dei loro ripopolamenti che hanno avuto il loro apice nel XX secolo.