Noi siamo il risultato di una serie di imperfezioni che hanno avuto successo. Il nostro cervello e il nostro genoma, due tra i sistemi più complessi che la natura abbia prodotto, sono pieni di imperfezioni. Sono le strutture imperfette a farci capire in che modo funziona l'evoluzione: non come un ingegnere che ottimizza sistematicamente le proprie invenzioni, ma come un artigiano che fa quel che può con il materiale a disposizione, trasformandolo con fantasia, arrangiandosi e rimaneggiando. Anche la storia naturale che ci ha condotto fin qui è un catalogo di imperfezioni che hanno funzionato, a partire da quella infinitesima deviazione nel vuoto quantistico primordiale da cui è nato l'universo. Il filosofo della scienza ed evoluzionista Telmo Pievani, tra i più affermati scrittori di scienza italiani, ritorna con un saggio in cui Lucrezio e la scienza del XXI secolo vanno a braccetto. Ripercorrere la storia dell'imperfezione è importante perché oggi una potentissima specie imperfetta domina il pianeta: dunque, comprereste un'auto usata da Homo sapiens?