Il cibo è oggi uno dei temi più attuali del dibattito pubblico; il libro di Gordon Shepherd getta le basi di una nuova disciplina, la neurogastronomia, e allo stesso tempo rappresenta uno sguardo inedito su uno dei gesti più comuni eppure più densi di significato per l'uomo: mangiare. Ed è proprio mentre mangiamo, ci spiega Shepherd, che il cervello modellizza e mappa gli odori, e che con l'aiuto degli altri sensi dà letteralmente vita alla nostra percezione del gusto. Il lettore si avventura in un fitto e mai scontato dialogo tra neuroscienze e arte culinaria, per capire non solo come un piatto può diventare buono se non addirittura indimenticabile, ma anche come nascono i disturbi del comportamento alimentare e cosa fare per coniugare gusto, salute e benessere.