A quindici anni di distanza dalla sua prima comparsa, si propone la riedizione di un libro che, nato come "catalogo postumo" di una fortunatissima omonima mostra svoltasi all'Orto botanico dell'Università di Palermo nell'estate del 2005, si è da subito "affrancato" dall'occasione per cui era nato. Il testo va a colmare un vuoto di conoscenza sia nella vicenda botanica e colturale delle piante del genere Plumeria, che in quella socio-antropologica del rapporto tra la città di Palermo e la sua pianta più amata. Segno di questa predilezione è il nome "pomelia", con cui i palermitani l'hanno ribattezzata, preferendolo ai più ufficiali plumeria o frangipani. La prima menzione della sua presenza a Palermo risale al Catalogo delle piante dell'Orto botanico di Boccadifalco pubblicato da Giovanni Gussone nel 1821. Se, senza discostarci troppo dalla verità storica, ipotizziamo che vi fosse arrivata l'anno prima, nel 1820, possiamo idealmente celebrare i 200 anni di presenza della plumeria a Palermo con questa riedizione di Pomelia.