La raccolta di saggi "La conoscenza della vita" è apparsa in Francia nel 1952 e costituisce una delle testimonianze più significative - assieme al celebre saggio "Il normale e il patologico" (1943) - della riflessione del "primo" Canguilhem sul rapporto sempre attuale tra le norme e la vita. In questi testi, che incrociano le questioni del metodo, della storia, ma soprattutto i temi di una filosofia delle scienze della vita che ne interroga in profondità lo statuto teorico, Canguilhem introduce alcune fondamentali categorie di filosofia biologica che aveva iniziato a elaborare fin dai primi anni Quaranta. Così propone una nuova originale problematizzazione della vita e del «vitalismo», un pensiero della tecnica in continuità con il vivente umano o animale, oltre alla fondamentale categoria di «ambiente» posta in relazione con un essere vivente polarizzato e dinamico, che preferisce e che sceglie... Sono solo alcune delle tematiche che fanno della riflessione ecosofico-epistemologica di Canguilhem un imprescindibile punto di riferimento per comprendere tutta la complessità dei rapporti tra vita e conoscenza.