Anna è una donna in fuga, e il suo vero nome non lo sapremo mai. Da oltre un decennio lotta per sfuggire alla sua famiglia, che occupa i vertici della criminalità calabrese e non le perdona la sua scelta di libertà. Dopo l'assassinio del marito - una «lupara bianca» - Anna è rimasta sola con le sue due figlie, decisa a proteggerle da un destino già scritto. Senza segreti da rivelare, lo Stato non può offrirle protezione; per lei, legalmente, il cambio di identità non è possibile e la sua libertà rimane appesa a un filo. Questa è la storia straordinaria di una donna che ha rischiato tutto per conquistarsi un futuro diverso: per quattro volte l'hanno trovata, per quattro volte lei e le sue figlie hanno dovuto abbandonare ogni cosa e ricominciare da capo. Ogni giorno è una battaglia, ma in don Luigi Ciotti e nella rete di «Libera» Anna ha trovato un'ancora di salvezza. È stata proprio la volontà di sostenerla nella sua ricerca di una nuova vita ad aver aperto la strada allo sviluppo del programma «Liberi di scegliere», che oggi offre sostegno a donne e minori in fuga dalle famiglie mafiose. Grazie a questo fondamentale supporto, oggi la figlia maggiore di Anna studia per diventare giudice penale minorile e difendere giovani con storie simili alla sua. Un racconto di coraggio, resistenza e libertà: la testimonianza unica di un mondo incredibile e sconosciuto, svelato per la prima volta. Persone come Anna, secondo la legge, non hanno nulla da offrire allo Stato per guadagnarsi la sua protezione. La loro, sottolinea don Ciotti, è però una testimonianza fondamentale: «Anche se non incide sul piano giudiziario, è preziosissima su quello simbolico: dà un esempio, traccia una strada, può seminare dubbi fecondi nei contesti dove avviene. Crea uno strappo dentro il tessuto compatto della subcultura mafiosa».