In un gran numero delle imprese riportate in questo saggio emergono, in tutta la loro grandezza, i nomi delle prime guide primierotte: Michele Bettega, Bortolo Zagonel, Giuseppe Zecchini e Antonio Tavernaro i quali, oltre ad essere delle eccellenti guide, furono anche persone di grande umanità, intelligenti e instancabili. La necessità dei turisti stranieri di avere guide alpine preparate diede in breve tempo a contadini, boscaioli e artigiani una professione che divenne per molti giovani montanari un'occasione per cambiare vita, migliorando le loro condizioni economiche e sociali. Presto furono necessarie nuove competenze, nuovi materiali, ma anche una nuova preparazione tecnica e qualche forma di assicurazione. La Società Alpinistica Tridentina comprese presto l'importanza che le guide di montagna avevano nell'alpinismo e si fece promotrice di una regolamentazione del loro lavoro.