Virginia Woolf scrive i romanzi la mattina, il diario nel tardo pomeriggio, dopo il tè. Ed è proprio in queste annotazioni a essere più franca ed esplicita: vi si ritrovano la mondanità letteraria di Bloomsbury e la solitudine, il felice matrimonio con Léonard e la nuova amicizia con Vita Sackville-West. Tutto è registrato con straordinaria nitidezza, tutto è segnato dalla ricerca di una scrittura pittorica e lirica. Per la Woolf, infatti, la stesura del diario "scioglie i legamenti", aiuta a "impossessarsi delle parole". Da qui la straordinaria importanza dei diari dal 1925 al 1930, che corrispondono al momento culminante della sua attività letteraria: sono gli anni dei dubbi più produttivi sulla nuova scrittura che va elaborando, sono gli anni in cui si susseguono i successi della "Signora Dalloway", di "Gita al faro" e "Orlando". Questa edizione presenta, per la prima volta in Italia, la versione integrale dei diari, con la traduzione e il commento di Bianca Tarozzi.