Da artista quale lei è Tunni non poteva non cimentarsi anche nello scrivere l'autobiografia. Lo ha fatto con questo scritto dove racconta se stessa, i suoi amori, il lavoro attraverso un modo ironico ed intelligente. Basta solo soffermarsi a riflettere sul suo titolo: Darei la vita per non morire. Fatterelli, aneddoti, storie, passioni, aforismi, modi di dire e motti, sogni, immaginazioni, aspirazioni, illusioni e miraggi, bizzarrie, stravaganze, capricci e chimere, il tutto riportato a volte anche con velato sarcasmo in una sorta di mixtum compositum, ovvero in un mosaico di ricordi inseriti in un caleidoscopio letterario di cui poteva essere capace solo la "fantasia di Tunni".