Gesualdo Bufalino, narratore eccezionale, racconta Comiso, la città natale, con l'occhio da attento osservatore dei fatti del quotidiano: la vita in piazza, i pomeriggi al circolo, le botteghe aperte nel centro storico, le leggende di una comunità stretta ai piedi dei monti Iblei, la festa di Pasqua, le tradizioni e i modi di dire che, ormai scomparsi, hanno la parvenza di vecchie fotografie in bianco e nero in un album dal fascino inviolato. Con una scrittura potente ed elegante, Bufalino rievoca un mondo perduto, quel remoto angolo di Sicilia dove c'è più luce e quindi più lutto, dove la realtà è al confine col sogno, dove la cronaca si perde nel mito.