Nata schiava in una tenuta dello stato di New York, Sojourner Truth (al secolo Isabella Baumfree, 1797 ca.-1883), dopo lunghe traversie alla mercé dei suoi padroni, grazie ai cambiamenti imposti, con grande difficoltà, dalle leggi americane per limitare e infine abolire lo schiavismo, riuscì a ottenere la libertà e divenne una protagonista dei diritti civili degli afroamericani. Ai tempi della guerra civile, aderì alla causa dell'Unione, per la quale si impegnò ad arruolare soldati di colore, e a partire dal 1864 iniziò a lavorare per la "National Freedman's Relief Association". La sua popolarità crebbe rapidamente, e lo stesso presidente Abraham Lincoln volle conoscerla. Questo straordinario scritto, vera e propria autobiografia spirituale dettata all'amica Olive Gilbert, apparso per la prima volta nel 1850, è un documento umano e letterario di grande suggestione: è infatti la vivida testimonianza delle condizioni in cui i neri d'America vivevano e documenta il processo di emancipazione dell'autrice, sempre sorretta da una fervente religiosità. La nostra edizione è completata da un suo celebre discorso, "Non sono io una donna?" (1851), che riportiamo in due diverse trascrizioni, la prima fatta "a caldo" da Marcus Robinson e l'altra a opera di Frances Gage, apparsa dodici anni dopo: una breve, intensa orazione che estende il problema delle condizioni degli afroamericani alla battaglia per l'emancipazione femminile, altro tema caro a Sojourner Truth. Prefazione di Olive Gilbert.