Quando nell'autunno del 1943 si presenta un ufficiale nazista dalla divisa impeccabile e dai modi cortesi a chiederne conto, per salvarlo il maresciallo Sibona mente sull'identità di chi in quel momento è fermato in caserma. È un ebreo che gli è appena stato consegnato dal Podestà fascista dopo che l'ha catturato mentre tentava di rifugiarsi in Svizzera. Enrico Sibona è il comandante della stazione dei Regi Carabinieri di Maccagno, sul Lago Maggiore. Avvertirà del pericolo anche un'altra ebrea, ma sarà tradito dal proprietario dell'albergo nel quale la donna alloggia. Perciò verrà deportato e dovrà affrontare l'inferno dei lager di mezza Europa. Oltre la storia dell'eroico comportamento di Enrico Sibona, il libro racconta anche altre vicende di Carabinieri che hanno operato per porre in salvo i perseguitati durante la Seconda Guerra Mondiale, e che per questo hanno reso onore all'Arma Benemerita. Sono stati coloro che, con la loro azione, hanno dimostrato che, come sostenne Albert Einstein, esiste una sola razza: quella umana da rispettare e difendere.