Facoltoso industriale e mecenate illuminato, sensibile all'arte e al bello e amante della montagna al punto da ricoprire ruoli di rilievo in seno al Cai, Vittorio Lombardi si espose personalmente sul piano economico in qualità di tesoriere della spedizione sul K2 del 1954 per permettere che la missione, messa a rischio da alcune disavventure, potesse aver luogo. E fu sempre lui, transitando un giorno davanti alla villa Cordellina di Montecchio Maggiore e vedendo la fabbrica in uno stato di quasi completo abbandono, ad innamorarsi di quella "regina spodestata e sola, come una bella donna ferita sul bordo della via" e a decidere in quel preciso istante di adoperarsi per acquistarla, restaurarla e donarle una destinazione d'uso futura. In altre parole, fu lui a salvarla. In questo libro si racconta la sua storia e se ne evoca la memoria.