Rupert Brooke: un nome, una leggenda. Così lo descrive l'amica Virginia Woolf. Il brillante studente e sportivo di Rugby, lo studioso di Donne e di Webster. Il sognatore che compone versi in giardino, a piedi nudi sull'erba, vegetariano ante litteram. Il poeta della transience, la precarietà della bellezza che presto svanisce, ma anche dei "sonetti di guerra" che, quasi suo malgrado, gli hanno dato fama di war poet. Ammirato da Pound, Eliot e Fitzgerald, Rupert Brooke è tutto questo e molto altro ancora. Un'intensa e breve vita, raccontata da Paola Tonussi in questa prima biografia italiana. Brooke muore andando ai Dardanelli e sarà sepolto in un'isola dell'Egeo dai compagni soldati, «ombre colorate», destinati a cadere poco dopo di lui «più tenui della pallida luce delle onde, / Che si rompe in fosforo nella notte».