Il diario del tenente medico Francesco Tonelli, che partecipò alla Grande Guerra prima sul fronte trentino poi sul Piave padovano, non è soltanto una riuscita cronaca storiografica di quei terribili giorni di sacrifici e lutti, ma anche una preziosa testimonianza su un difficile lavoro sanitario svolto in medicherie o piccole strutture approntate con mezzi di fortuna e carenti di risorse, un'opera spesso diretta più a rinforzare lo spirito che a curare le ferite."Tonelli", scrive lo storico Antonio Santoro, "appena trentenne non è un giovinetto che scrive con la prosa ampollosa di chi di recente si è abbeverato ai classici presso un liceo esclusivo dell'epoca. No, è la scrittura di un professionista ben educato, che presenta in un agevole prosa, innanzi tutto diretta a se stesso, un'esperienza di vita del tutto diversa da quella che avrebbe in pace maturato".