Il libro è diviso in due parti: l'infanzia sotto il fascismo, le prime esperienze scolastiche, gli incontri con personaggi importanti (come il preside del Parini Virginio Garavoglia), l'amicizia con i compagni di classe che durerà tutta la vita. Fra questi compagni ci sono ragazzi che diventeranno personaggi di primo piano a Milano a partire dagli anni Sessanta fino alla fine degli anni Novanta. Il periodo è contrassegnato da grandi eventi storici come la dichiarazione di guerra, la caduta del fascismo, la ricostruzione. Segue il periodo dell'attività professionale come insegnante all'Istituto Cattaneo con l'esperienza della contestazione e delle prime visite ai campi di sterminio, di cui è stata un'antesignana. Si intrecciano a queste esperienze personali le vicende della vita familiare, la nascita dei figli, l'attività di neurologo e psichiatra del marito, Max Beluffi, primario al manicomio di Mombello, legato da un rapporto di amicizia con Mario Tobino. Dopo il pensionamento e le gravi malattie neurologiche del marito, inizia la seconda parte dell'autobiografia con il trasferimento in Versilia, e con l'apertura di una Galleria d'Arte a Querceta di Seravezza che porta alla riscoperta di un grande pittore locale dell'Ottocento, Filadelfo Simi, che, vissuto fra Impressionisti e Macchiaioli, era stato accantonato come seguace della grande tradizione rinascimentale ritenuta, in un'epoca trasgressiva, troppo accademica.