Educatore e scrittore, Augusto Monti (1881-1966), autore della saga dei Sanssôssì, è un intellettuale che ha attraversato il suo secolo vivendone i passaggi cruciali: la prima guerra mondiale da interventista (democratico), il primo dopoguerra da gobettiano, il fascismo da antifascista, la Resistenza da fiancheggiatore, il secondo dopoguerra da interprete attivo e combattivo. Sostenitore di un'attività letteraria "utile", mai disgiunta dall'impegno, ha sempre parlato per sé e per i suoi allievi (tra cui spiccano i nomi di Massimo Mila, di Vittorio Foa, di Cesare Pavese, forse di tutti il maggior cruccio, usciti dal Liceo D'Azeglio di Torino) di una letteratura attiva, non separata dalla vita ma impegnata sempre nelle civili cure dei giorni. In questo volume Giovanni Tesio raccoglie i saggi e gli interventi scritti via via su Monti dopo la biografia "Attualità di un uomo all'antica" pubblicata nel 1980 dall'Arciere di Cuneo. Saggi e interventi mirati soprattutto a restituire di Monti la qualità di scrittore atipico, stilisticamente originale e persino - come per primo sottolineò Massimo Mila parlando di "scrittura d'ascolto" - di databile, ma non marginale modernità.