Questo scritto, a metà tra il diario e la biografia familiare, ripercorre la densa e stratificata storia di una casa - Villa Teja - e della famiglia che l'ha abitata, raccontata attraverso il comune lessico della montagna. Il testo è maturato negli anni a seguito di una lunga ricerca e qualche ritrovamento inatteso, tra documenti, fotografie, dipinti e altro materiale raccolto dalla fine dell'Ottocento nella villa della frazione Cornetti di Balme. La dimora, insieme alla montagna, è protagonista ed elemento unificante di queste pagine in cui persone, luoghi, vicende storiche, familiari e personali si intrecciano in un percorso, perlopiù al femminile, lungo sette generazioni.