Quella di Strindberg fu una vicenda umana psicologicamente lacerata, ricca di intensi e complessi rapporti sentimentali e intellettuali. Franco Perrelli propone qui una biografia del grande scrittore e drammaturgo svedese presentando e commentando allo stesso tempo una scelta di centosettantasei lettere tratte dal suo immenso epistolario e finora inedite nel nostro paese. Nella lettura di questa corrispondenza con i familiari, gli amici, altri intellettuali (fra cui anche Nietzsche e Gauguin), si osserva l'affiorare di una sensibilità spasmodicamente attenta alle sottili sfumature dei rapporti umani (il contrasto e la lotta fra i sessi, il fondamento primitivo e brutale della personalità umana), la tensione costante verso l'elaborazione di una scrittura che, aperta alle suggestioni delle avanguardie artistiche del primo decennio del Novecento, cerca di liberarsi dalle pastoie e dai vincoli dello stile di fine Ottocento per costruire una diversa maniera espressiva e cogliere il reale nella narrazione e sulla scena.