«Cosa accade quando lo spazio vivibile diventa piccolo? È un po' come quando, sdraiato su un letto di ospedale, ti dicono che hai sì e no un mese di vita. Pensi a tutto quello che volevi fare e avere e capisci cosa è realmente importante portare con te, quello che in quel preciso momento sei e hai. Pensi all'essenziale». Una diagnosi senza scampo ha cambiato la sua visione del mondo e l'ha spinto a camminare. Un passo dopo l'altro, inanellando fatica e vie storiche, arrivando a vedere l'oceano subito dopo Santiago de Compostela, Andrea è riuscito a tenere a bada il cancro. Poi è giunto il momento di un nuovo inizio: vendere la casa e vivere in camper con la moglie e il cane Lucky. Dichiarato inabile per un cancro al pancreas inoperabile, Andrea Spinelli non può lavorare. Sua moglie, che lo accompagna e lo segue nella sua odissea medica, abbandona il lavoro per stargli accanto. È tempo di prendere una decisione importante: quella di vendere la casa e di vivere in un camper di poco più di sei metri. "Tano il gabbiano", questo il nome con cui viene battezzato il mezzo, diventa casa, auto, tana. Gli consente di visitare per due volte i parenti siciliani e di rafforzare il suo spirito da "fulltimer", ovvero coloro che nella scala dei valori mettono al primo posto la dignità e al secondo la libertà; tutto il resto è vita, che amano intensamente. Sotto al lunotto posteriore, Andrea incolla l'adesivo con la scritta: "Vado piano ho il cancro, il mio ultimo pensiero è andare di fretta. Grazie per la pazienza".