Fedele alla sua vena femminista, Leïla Slimani firma la sua prima incursione nel mondo del fumetto raccontando la storia di Suzanne Noël, pioniera della chirurgia estetica del XX secolo. Ritenuta pericolosa e inutile da parte della comunità medica dell'epoca, la chirurgia estetica costituì per lei un prezioso e utile strumento di emancipazione femminile. In questo secondo volume, l'incredibile parabola di Suzanne, da stella di prima grandezza nella Parigi della Belle Époque a vecchia signora che viaggia su un treno diretto a Copenhagen. Nel mezzo, la tragedia della perdita della figlioletta e del marito, che in seguito a quella morte si suicida, e poi i viaggi, le conferenze affollatissime, la fondazione dei primi club femministi Soroptimist, l'attività clandestina a fianco della Resistenza al nazismo - cura di nascosto i partigiani e rimuove i tatuaggi degli ebrei scampati ai campi - fino al declino del dopoguerra, anche in seguito alla progressiva perdita della vista.