Risulta sempre difficile trasmettere le proprie passioni agli altri, si rischia di annoiare o addirittura esaurire la pazienza di chi ci sta intorno. Ma la decisione di riproporre questo libro cento anni dopo la sua pubblicazione originale, merita un'eccezione. La cronaca del 154° reggimento fanteria della Brigata Novara è degna di essere raccontata anche in quest'epoca lontana, grazie alla passione e la competenza che l'autore, il capitano Mario Sfondrini, ha impiegato, è facile perdonargli un eccesso di retorica, forse, a tratti, stucchevole, ma che permette di immergersi completamente in un periodo storico così diverso da quello che stiamo vivendo. Ad esempio, sarebbe stato folle, in quell'epoca dove forte era ancora l'eco del Risorgimento, pensare all'obiezione di coscienza o addirittura al fatto che il servizio di leva non sarebbe stata più presente nella vita di milioni di giovani italiani.