«Mala era generosa e coraggiosa; aveva aiutato molte compagne, ed era amata da tutte.» Così Primo Levi ricorda nei Sommersi e i salvati Mala Zimetbaum che, giovanissima, si trovò ad affrontare la più drammatica delle scelte: chi tra le compagne di prigionia ad Auschwitz-Birkenau poter soccorrere e chi dover abbandonare a una sorte infausta. Con il passare dei mesi, sfruttando il ruolo di interprete nel campo, che le consentiva di fornire sostegno, cibo e assistenza alle altre detenute, diede vita a una vera e propria azione di resistenza. Come fu possibile per questa ragazza restare se stessa nell'inferno del Lager? Che cosa la spinse a sacrificarsi per le altre prigioniere? Frediano Sessi tenta di mettere ordine in una vicenda in cui realtà ed eco della leggenda si confondono: dall'arrivo di Mala ad Anversa insieme alla famiglia, all'arresto e alla detenzione, prima nei luoghi di reclusione del Belgio occupato, poi ad Auschwitz-Birkenau, fino alla fuga con il giovane polacco Edek Galinski e al tragico epilogo. Sullo sfondo, uno spaccato inedito della deportazione e della vita quotidiana delle donne nel Lager. Una storia di tenacia e perseveranza, in un racconto che fa rivivere una lezione troppo a lungo dimenticata.