Italo Calvino (1923-1985) sosteneva che la biografia di uno scrittore è priva di interesse, contano solo le sue opere. E in effetti ebbe sempre un rapporto complesso - nevrotico, lo descrisse - con la biografia, frutto di una personalità schiva e introversa. Eppure sono pochi gli autori per i quali, come per Calvino, la produzione letteraria si sovrappone alla vita con tanta costanza e coerenza. I romanzi e i racconti del dopoguerra sono specchio della sua esperienza di partigiano e del suo impegno politico, così come l'evoluzione verso una narrativa fantastica e sempre più sperimentale è frutto delle riflessioni sugli eventi storici, dei viaggi, dei variegati incontri degli anni successivi; e lo sguardo analitico e descrittivo della sua prosa è influenzato dalla formazione scientifica dei genitori. Autore prolifico e multiforme, resistente a ogni classificazione di genere o di corrente letteraria, Italo Calvino è al centro di questa biografia brillante e documentatissima, risultato di un decennio di ricerche negli archivi e di colloqui con chi lo conobbe. Antonio Serrano Cueto ricostruisce con precisione di dettaglio le vicende biografiche di Calvino, offrendo tra l'altro anche una lettura critica dell'intera opera di uno scrittore che, come le sue splendide città dagli evocativi nomi di donna, aspirava a essere invisibile.