"Quale poeta sarà tanto eloquente da conciliare / la lunghezza di quei giorni con la brevità della vita?" (Rainer Maria Rilke, I quaderni di Malte Laurids Brigge) Non ti faccia maraviglia alcuna, o lettore, che: Questo non è un quaderno doppio. Questo non è un quaderno di lavoro. Questo non è un quaderno di mezzo. Questo non è un quaderno delle polizze. Questo non è un quaderno di forma reale. Questo non è un quaderno di catalogazioni. Questo non è un quaderno né di santi né di sunti. Questo non è un quaderno di schede umanistiche. Questo non è un quaderno nero degli anni quaranta. Questo non è un quaderno delle sovvenzioni generali. Questo non è un quaderno di esercitazioni scolastiche. Questo non è un quaderno con numerazione autonoma. Questo non è un quaderno delle condizioni delle vendite. Questo non è un quaderno con la segnatura da A2 ad A4. Questo non è un quaderno di quattro fogli divisi per metà. Questo non è un quaderno apposito per redigere il fodro per mare. Questo è un Quaderno di stretta brevità con due lettere di Fabio Scotto, dedicate al caro poeta e amico Yves Bonnefoy.