"La grande figlia d'Israele, della Chiesa, del Carmelo". Con queste parole, pronunciate il primo ottobre del 1999, Giovanni Paolo II sintetizzava la luminosa figura di Edith Stein, mentre la annoverava tra le patrone d'Europa, accanto a Brigida e a Caterina da Siena. Della santa martire carmelitana Francesco Salvarani ha ripercorso con cura e partecipazione la vicenda biografica mettendo in evidenza l'intensa relazione tra produzione filosofica ed esperienza di vita. Emerge il profilo di una donna forte, moderna e coraggiosa, ma, nello stesso tempo, ricchissima di umanità. Restano così impresse nella memoria le pagine che ci restituiscono gli snodi del suo percorso: la puntigliosità degli anni dell'infanzia, la dedizione dell'esperienza come crocerossina, il tormento alla ricerca della verità, gli anni votati alla filosofia, la gioia purissima della conversione e dell'entrata al Carmelo, il dramma della prigionia e il sacrificio ad Auschwitz.