La sofferenza, molte volte, non è data dall'handicap, dalla malattia, perfino terminale, o dalle disavventure del vivere, ma dalla solitudine che si crea a causa di queste condizioni. In queste pagine, con linguaggio fine e ricercato, a tratti poetico, Luca Russo scrive dei tanti volti cari incontrati nell'esperienza di accoglienza nella propria famiglia. Persone provate dalla vita, il cui più grande dolore è quello di non avere l'affetto di un padre e di una madre, di un fratello e di una sorella che si mettano in gioco con legami di autentica e totale condivisione. Un libro sul delicato confine tra la vita e la morte, attraversato con il cuore di un padre che vive la condivisione.