"Io ho vissuto per circa quindici anni con un'idea-simbolo del mio periodo sacilese, ben esatta, individuata e pura, che si frantuma e articola poi in una infinità di altri simboli quando io mi soffermi, quasi a ripassare la mia vita". Così un giovane Pasolini ricordava i soggiorni sacilesi nei suoi quadernetti nel 1949 - editi postumi nel 1994.