Pochi personaggi storici, scriveva nel 1901 il bizantinista Charles Diehl, sono più difficili da giudicare dell'imperatore Giustiniano. Si può dire nello stesso tempo di lui assai bene e assai male e per giustificare il male come il bene le prove sembrano moltiplicarsi. Lo storico moderno è forse meno sensibile alle sue categorie morali, ma quanto afferma è indubbiamente vero. Se però è difficile giudicare Giustiniano, ancor più lo è con la moglie Teodora e ciò per due buoni motivi. Il primo è che Teodora imperatrice è assai diversa dalla giovane attrice che aveva condotto una vita sregolata a Costantinopoli, quasi come si trattasse di due persone diverse, anche se la storia annovera altri casi del genere. Il secondo, di ordine tecnico, consiste nel fatto che l'informazione sulla sua attività è piuttosto carente e fortemente contraddittoria. Quella poi che dovrebbe essere la fonte principale, la 'Storia segreta' di Procopio di Cesarea, sembra per molti storici presentare un quadro distorto della realtà dovuto all'odio viscerale che aveva l'autore per lei." (dalla premessa dell'autore)