«La realtà dovrebbe essere semplice come tornare a casa...». Comincia da questo assunto la personale e affascinante esplorazione che Francesca Ramsay, giovane storica dell'arte inglese, mette in scena in "Toccami". «Sono convinta», scrive l'autrice di questo libro sorprendente a metà tra saggistica e narrazione, «che stiamo attraversando una crisi della realtà». Costretti costantemente a esistere "a un grado di separazione da noi stessi", ce ne rendiamo conto del tutto solo le rare volte in cui la sperimentiamo davvero, quei momenti brevi e luminosi in cui il nostro essere - chi siamo realmente al di là del nostro lavoro, degli impegni quotidiani e delle tante maschere che indossiamo - e il mondo intorno a noi vibrano insieme sulla stessa nota. All'improvviso tutto riluce di un nitore nuovo e ci sentiamo finalmente "reali". E dunque dove si nasconde, il resto del tempo, la realtà, dove va a finire? E perché è cosi difficile ritrovarla? Attraverso le avventure e disavventure di un vero e proprio pellegrinaggio, tanto spirituale quanto fisico, alla ricerca del proprio sé più vero, "Toccami" è una "chiamata alle armi, un invito a vivere la vita finché non l'avremo consumata e stropicciata, a viverla con un senso della realtà pieno e profondo".