«Il dovere nostro è quello di combattere nei campi di deportazione la nostra battaglia di italianità". Questo è un diario prezioso, che illustra la particolare Resistenza di cui si sono resi protagonisti i militari italiani internati nei lager nazisti. Un diario che va oltre la cronaca di una detenzione opprimente e che attesta come pure nelle condizioni più tragiche gli animi umani possano essere sì fiaccati, ma non vinti. Di qui una continua alternanza di pagine buie e di squarci di speranza, col pensiero sempre rivolto a quella «Patria dolorante» per cui vale la pena soffrire anche da deportati in un paese straniero. Ecco il messaggio più fecondo di questo volume, che riflette la sensibilità di un ufficiale letterato ricco di amor patrio e di fede cristiana.