Gli «Hermanos Pou», come sono conosciuti Eneko e Iker, sono baschi, e in trent'anni di arrampicate in 65 paesi hanno totalizzato 3.168.000 metri di dislivello e 79.200 scalate. E il contatore quotidianamente sale. Sono complementari nelle loro attitudini, tanto Eneko è versatile e forte su tutti i terreni, anche nello sci estremo, quanto Iker è uno specialista dell'arrampicata su roccia, potente e con «dita paranormali», in grado di salire a vista un 8c. Se al primo piacciono il rock & roll, la birra e le tortillas, il secondo adora il punk, il riso e i viaggi ed è questa la forza trainante delle loro esplorazioni. Come altre coppie di fratelli che hanno scritto la storia dell'arrampicata e dell'alpinismo - i tedeschi Thomas e Alexander Huber e gli svizzeri François e Fred Nicole - gli Hermanos Pou insieme sono una cordata eccezionale, che ha inanellato e aperto alcune delle vie più difficili in Patagonia, nelle Alpi, in Himalaya e in Africa. Protagonisti dell'alpinismo estremo, uniscono alla forza e alla tecnica estro e simpatia. Due vite, una cordata racconta la loro vita, appassionante e fantasiosa, dagli inizi sui Pirenei agli exploits in giro per il mondo.