Questo volume racconta le tappe più importanti del percorso e della carriera di Tina Anselmi, con particolare attenzione alle iniziative dedicate alle donne. Il 21 gennaio 1977, Tina Anselmi presenta alla Camera il disegno di legge sulla parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro. È il punto d'arrivo di un lungo percorso, iniziato fin dalla sua giovinezza, quando, nell'Azione cattolica, si era avvicinata alla dottrina sociale della Chiesa, per poi, diciassettenne, maturare la coscienza dei diritti delle donne durante la Resistenza, quindi nel settore tessile della corrente sindacale cristiana della Cgil e, infine, da maestra elementare. Poi, militante e dirigente del Movimento femminile Dc, Anselmi si occupa di formazione professionale delle giovani, soprattutto contadine. Divenuta deputata, è la relatrice della nuova legge sulla tutela della maternità. Nel suo volume, Pitteri si occupa anche delle tappe successive alla legge 903/1977, per ottenere «parità reale, uguali opportunità di partenza contro le discriminazioni per sesso», fino alla Commissione nazionale per le pari opportunità da lei presieduta. Il saggio analizza come, tuttavia, per Tina Anselmi le leggi non bastino senza un cambiamento culturale che trasformi la stessa struttura urbana della società, così da evitare alla donna la drammatica scelta tra il lavoro e la maternità. Prefazione di Gian Antonio Stella.