Con il Memoriale d'un penalista sardo, Gonario Pinna ripercorre le tappe di una lunga, brillante carriera e di un'esistenza appassionata e dedita alla professione. Si apre così il sipario su un mondo rievocato negli spazi privati, intimi, in cui spicca la figura dell'uomo, e in quelli più ampi e articolati in cui si muove il professionista, e che raccontano il volto di un'intera società nei suoi codici comportamentali. La passione che spinge il giovane Gonario verso l'avvocatura si rivela presto; cresce negli anni intensi della formazione intellettuale e, nonostante i timori materni, culmina nell'esercizio della professione in Sardegna, rinnovandosi sempre. Anche davanti ai pericoli corsi durante i continui, necessari contatti con l'oscuro mondo criminale. Ma il ricordo vivo di un parallelo universo femminile distingue forse questo memoriale, che dà voce alle figure di una solida madre, di una fattucchiera stravagante, di una dolce e ingenua giovinetta, e restituisce dignità al tormento e al dolore delle "donne degli imputati".