Otto donne vissute tra la fine dell'Ottocento e i giorni nostri. Otto scienziate che sono state anche attiviste, femministe, pacifiste, tutte in un certo senso queer e rivoluzionarie. Ciascuna a modo suo, ciascuna seguendo una traiettoria esistenziale unica e irripetibile. Da Sara Josephine Baker, in prima linea nella lotta per il rinnovamento della sanità pubblica, a Laura Conti, partigiana, medica e ambientalista. Da Sophia Jex-Blake, che condusse una battaglia per l'accesso delle donne agli studi universitari in medicina, a Kathleen Yardley Lonsdale, cristallografa e riformatrice carceraria. Da Evelyn Gentry Hooker, che si spese per la depatologizzazione dell'omosessualità, a Lynn Conway, informatica transgender licenziata dall'IBM per aver voluto essere sé stessa. Da Roger Arliner Young, zoologa afroamericana alle prese con il sessismo e il razzismo del suo tempo, a Lilli Schwenk Hornig, una delle pochissime donne coinvolte nel Progetto Manhattan.