Resoconto dei terribili anni trascorsi dall'autore nel carcere moravo dello Spielberg, Le mie prigioni, il libro italiano più celebre e più letto nell'Europa dell'Ottocento, non voleva essere né un libello antiaustriaco né la vendetta di un letterato perseguitato, ma la testimonianza della sua storia interiore, della sua maturazione morale attraverso le sofferenze, le lunghe meditazioni e letture, l'autodisciplina psicologica del carcere. La qualità più evidente e la forza più intensa di questa opera rimane, per il lettore di ogni tempo, la pacata e lucida verità che emerge dalle sue pagine, pervase da una forte tensione etica.